08-06-2025

A Rubiera un 4 mani in casa Bizzarri: la Gioconda ospite del Viandante

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I protagonisti del quattro mani del 6 giugno all'Osteria del Viandante a Rubiera in provincia di Reggio Emilia, due chef e un patron. Da sinistra Jacopo Malpeli, Davide di Fabio e Stefano Bizzarri

Otto secoli sono trascorsi da quando venne costruita la rocca di Rubiera, tra Reggio e Modena, lungo la Via Emilia. La fortezza ha avuto più padroni fino a diventare una prigione, chiusa nel 1873. Garibaldi avrebbe voluto abbatterla, ma vene fermato. Per gli abitanti perse sempre più importanza, tanto che presero a chiamarla il Sasso fino a quando nel 1922 venne spianata al centro perché la via Emilia divenisse una retta a tutti gli effetti.

Oggi il bastione di sud-est, uno dei blocchi arrivati fino a noi, è occupato dall’Osteria del Viandante, patron Marco Bizzarri, con suo figlio Stefano a dividersi tra lì e la Gioconda a Gabicce Monte, subito dopo il confine tra Romagna e Marche. Venerdì 6 giugno a cena, il più ovvio dei quattro mani, tra i due resident chef, Jacopo Malpeli e Davide di Fabio in trasferta.

Battuta di Marchigiana e gamberi rosa, brodo di tartufo nero e agrumi, antipasto curato da Davide di Fabio della Gioconda a Gabicce Monte (Pesaro)

Battuta di Marchigiana e gamberi rosa, brodo di tartufo nero e agrumi, antipasto curato da Davide di Fabio della Gioconda a Gabicce Monte (Pesaro)

Dopo i bocconi di benvenuto, la Battuta di Marchigiana e gamberi rosa, brodo di tartufo nero e agrumi dell’ospite, quindi Midollo tonnato con tartare e caviale di Jacopo, la Zuppiera di pasta e pesci dell’Adriatico, il signature dish della Gioconda. Poi ancora Malpeli con i Bottoni di ortica e tarassaco, crema al burro bianco, camomilla e battuto di capperi; di Fabio e il Pescato, un morone, in salsa di albicocche acerbe e acetosella; Jacopo e il Piccione alle erbe, cipollotto alla brace, nespole alla senape.

Sipario che calava sul percorso salato e si alzava quello sulla linea dolce: Neola alla Suzette, crema pasticcera, arancia amara, salsa di anatra al Grand Marnier, Verdestate, un semifreddo di erbe e Chartreuse, namelaka al pistacchio, crumble al dragoncello e meringa al wasabi, Davide il primo e Jacopo il secondo, una degustazione esaltata dagli champagne de Venoge: Princes Blanc de Blanc, Princes Blanc de Noirs, Louis XV di due annate differenti, 2014 e 1996, infine Louis XV Rosé 2006, importati da Federzoni padre e figlio, Mario e Alessandro.

Un particolare dell'Osteria del Viandante nella notte di Rubiera

Un particolare dell'Osteria del Viandante nella notte di Rubiera

Compagnia e atmosfera hanno fatto il resto, in undici nella stanza degli Amici, tutti attorno a un tavolo quadrato, circondati da bottiglie soprattutto di bollicine e super alcolici. All’una passata, luna alta nel cielo, gli arrivederci nel silenzio della notte. Dormivano già tutti, via Emilia compresa.


Assaggi

di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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