Con la bella stagione alle porte, trovare un’oasi di relax a una manciata di km da Milano, dove assaporare un tempo più lento e godibile al cospetto di una tavola golosa è quasi una necessità. Ebbene, una buona risposta a chi cerca questo tipo di conforto, condito da un fitto calendario di eventi musicali (e non solo) e una spa immersa nel verde è senz’altro l’agriturismo Cascina Caremma, una splendida realtà situata nel mezzo del Parco del Ticino a poco più di 30 km da Milano.
Una natura selvaggia mista a campi coltivati offre un immediato ristoro agli occhi e all’animo: il cemento della città si dissolve in un attimo, mentre inoltrandosi per le campagne, si scorgono risaie, distese di verde, stagni e boschetti tracciati da percorsi in cui perdersi per ore e ore a passeggio o in bicicletta. Ed ecco che sfiorando appena il piccolo borgo di Besate raggiungiamo il mondo incantato di Cascina Caremma.

Il corpo centrale di Cascina Caremma
Le galline si crogiolano liete, libere in giardino, il canto del gallo scandisce i risvegli e tutto intorno si respira un profumo di buono. La cascina riserva anche un ampio spazio dedicato agli eventi; c’è un delizioso bistrot con punto vendita dei prodotti homemade, proprio lì dove al mattino si consuma un’ottima colazione, mentre il corpo principale della struttura ospita delle confortevoli camere e il cuore di questo luogo, il ristorante di Cascina Caremma con la sua cucina golosa e di prodotto, lì dove prende forma quel dialogo costante con la natura e i frutti che essa dona stagionalmente.

Un dettaglio della sala ristorante di Cascina Caremma
L’azienda agricola nata nel 1988 è andata gradualmente evolvendosi cercando di mantenere sempre inalterato l’ambiente circostante, incontaminato, puro, selvaggio, fino alla conversione totale dei terreni a un metodo di produzione biologico. Ed ecco che i 36 ettari iniziali sono diventati adesso ben 120. Un prezioso angolo di naturalezza che appaga grandi e piccini.

Le risaie immerse nel Parco del Ticino
Qui di seguito almeno 3 buoni motivi per i quali, secondo noi, vale davvero la pena fermarsi da Cascina Caremma, destinazione ideale per una fuga dalla frenesia o per una giornata a pieno contatto con la natura... che non è mai stata così buona.
TUTTA LA BONTÀ DELLA CASCINA IN UN DELIZIOSO MENU STAGIONALE (con un ottimo rapporto qualità/prezzo)
Vegetali biologici, uova di galline allevate all’aperto, riso di cascina ma anche irresistibili salumi, sono solo alcuni degli ingredienti che popolano il ricco menu degustazione (disponibile anche il menu alla carta) del ristorante di Cascina Caremma: il consiglio, naturalmente, è quello di affidarsi alla cucina e concedersi le chicche del giorno.

Il tagliere di salumi con la giardiniera fatta in casa
La tavola, come agriturismo comanda, si colora di tanti piatti e preparazioni per stuzzicare l’appetito, quindi, il prosciutto di lonza, la pancetta tesa, il salame; soffice e leggero il flan agli asparagi arricchito da una morbida fonduta al caprino; da bis, l’insalata di salame di testa con peperone e cipolla in agro, rustica – il pepe nel salame apporta una godibile piccantezza -, e poi ancora il tortello con ricotta, catalogna e uvetta; quindi, i primi, goduriosi – immancabile il risotto, sempre in una veste diversa, ma anche le lasagne alla segale o i ravioli al caprino; ricchi i secondi -succoso, grasso il giusto e tutto da spolpare il capretto al forno con le patate.

Pappardelle stese a mano con ragù di cortile

Insalata di salame di testa con cipolla e peperone in agro
Con il dolce, l’intero menu viene proposto a soli 40€ bevande escluse. Un pasto sincero, cibo che profuma di casa, senza fronzoli, ma estremamente appagante.
DOLCI RISVEGLI
Per chi decidesse di passare la notte in Cascina, nulla è più dolce di un risveglio. La colazione viene servita ogni mattina nel bistrot, a pochissimi passi dal corpo principale della struttura: immerso tra i prodotti della bottega Radici, troverete un piccolo ma ricco banco di gioie da colazione. Le uova fresche fritte, frutta di stagione, varietà di pane, yogurt vaccino di cascina, la selezione dei formaggi da accompagnare a una dolcissima confettura alla mela cotogna, i biscotti fatti in casa e la sezione che più di tutte abbiamo preferito, vale a dire quella delle torte del giorno: dal classico ciambellone al cacao, alla crostata d’albicocca fino a una magistrale torta con farina di segale di Cascina Caremma arricchita con noci e uno strato generoso di confettura ai mirtilli.

Torta di segale con noci e mirtilli: fuori...
Un sapore rustico, antico, la consistenza ruvida, il profumo degli oli essenziali che le noci incastonate nell’impasto lentamente sprigionano e la confettura, un abbraccio che si spalma sul palato.
IL RISO…TTO
«Non puoi venire da Cascina Caremma e non provare il risotto»: è la raccomandazione diretta e accorata che arriva in sala agli ospiti, e a buon motivo, perché il risotto, ma soprattutto l’ingrediente principe che ne è alla base, qui è buonissimo.
Caremma, che è diretto produttore di riso, utilizza infatti il metodo tradizionale in sommersione e rotazione delle colture, emblema di una sapienza agro-ecologica secolare, a cui sceglie di dedicare un ciclo di cene esclusive da maggio a giugno, comprensive di visita al tramonto delle risaie (per info e prenotazioni cliccare qui).
Noi, intanto, ci siamo soffermati su un assaggio che più di ogni altra portata, ha stupito per freschezza del boccone, e per la cottura a dir poco perfetta del riso, un Superfino Arborio: il gusto intatto del cereale impreziosito da un generoso condimento, quindi, le 6 erbe del Parco - luppolo, malva, farinello, erba cipollina, ortica e papavero - legate dal Parmigiano, fondente, che contiene la sua sapidità lasciando spazio alla gusto delle aromatiche. Un velluto sul palato, mentre il formaggio rilascia un leggero sentore affumicato.

Il Risotto alle 6 erbe del Parco
Il nostro consiglio è di correre presto a provarlo, ma intanto vi lasciamo la ricetta per cimentarvi e provarlo direttamente a casa vostra. Buon assaggio!
RISOTTO ALL 6 ERBE DEL PARCO: erba cipollina, ortica, farinello, luppolo, malva, papavero
Ricetta per 4 persone
L’uso di erbe spontanee nella cucina contadina è da sempre una consuetudine e queste sei varietà in particolare, largamente diffuse nel Parco del Ticino, venivano impiegate soprattutto per la preparazione di minestre in brodo. Da qui nasce la rivisitazione in chiave moderna proprio della minestra che oggi diventa risotto. Ideato nel 1998 da Gabriele Corti, patron dell’agriturismo e dallo chef Mario Guarnoni, nel giro di pochi anni è diventato un piatto cult di Cascina Caremma.
Ingredienti
1 mazzetto di erbe miste fresche
9 pugni di riso semilavorato Arborio Cascina Caremma
1/2 bicchierino d’olio extra vergine d’oliva
2 cipolle
Brodo di verdure miste con qualche erba aromatica
1 bustina di Zafferano
50 g di burro
50 g di Parmigiano
Pepe e sale q.b.
1 bicchiere scarso di vino bianco secco
PROCEDIMENTO
Preparare una pentola con dell'acqua, aggiungere le classiche verdure per un brodo e lasciare bollire a fuoco basso per almeno un'ora.
Fare un soffritto con le cipolle tagliate finemente e l’olio. Dopo aver lavato ben bene le erbe aromatiche, aggiungerle nel soffritto di cipolle e lasciar cuocere per almeno 10 minuti a fuoco bassissimo.
Aggiungere il riso in una pentola assieme alle erbe stufate e tostare i chicchi per almeno 2 minuti; aggiungere il vino bianco e lasciare evaporare a fuoco vivo; quindi, aggiungere il brodo poco alla volta mantenendo il riso sempre coperto e contare da questo momento 12 minuti; passato questo tempo, rimuovere dal fuoco e aggiungere lo zafferano, il parmigiano, il burro, il pepe e mantecare per almeno 3 minuti, fino a quando il burro non si sciolga; guarnire con delle erbe del parco e servire.